Maurizio Pallante è una figura di spicco nel panorama italiano del pensiero ecologico e della sostenibilità. Economista e saggista, Pallante è noto per le sue idee innovative e per il suo impegno nel promuovere un modello di sviluppo che rispetti l’ambiente e valorizzi le competenze umane. Uno dei concetti chiave del suo pensiero è il “Saper fare”, che si intreccia strettamente con il valore dell’autoproduzione.

Il “Saper Fare” come Risorsa

Il “Saper fare” è un concetto che Pallante utilizza per descrivere l’insieme delle competenze pratiche e manuali che permettono alle persone di produrre beni e servizi in modo autonomo. Questo sapere, spesso trascurato nella società moderna, rappresenta una risorsa preziosa per affrontare le sfide ambientali e sociali del nostro tempo. Pallante sostiene che il “Saper fare” non solo riduce la dipendenza dai sistemi di produzione industriale, ma favorisce anche una maggiore consapevolezza e responsabilità nei confronti dell’ambiente.

L’Autoproduzione come Alternativa Sostenibile

L’autoproduzione, intesa come la capacità di creare beni e servizi per sé stessi e per la propria comunità, è al centro del pensiero di Pallante. Egli vede nell’autoproduzione una via percorribile per ridurre l’impatto ambientale e promuovere uno stile di vita più sostenibile. Attraverso l’autoproduzione, le persone possono ridurre il consumo di risorse, diminuire la produzione di rifiuti e contribuire alla creazione di economie locali più resilienti.

Pallante sottolinea che l’autoproduzione non è solo una questione di sostenibilità ambientale, ma anche di benessere personale e comunitario. Il processo di creazione e produzione autonoma può infatti arricchire le persone, offrendo loro un senso di realizzazione e di appartenenza alla comunità. Inoltre, l’autoproduzione può favorire la creazione di reti sociali e di scambio, rafforzando i legami tra le persone e promuovendo una maggiore coesione sociale.

Il Ruolo dell’Educazione e della Formazione

Per Pallante, l’educazione e la formazione giocano un ruolo cruciale nel recupero e nella valorizzazione del “Saper fare”. Egli sostiene che è necessario riportare nelle scuole e nelle comunità l’insegnamento delle competenze pratiche e manuali, spesso trascurate a favore di una formazione più teorica e astratta. Questo non significa rinunciare alle conoscenze scientifiche e tecnologiche, ma integrarle con un sapere pratico che permetta alle persone di essere più autonome e consapevoli.

Un Futuro Sostenibile

Il pensiero di Maurizio Pallante offre una visione alternativa e sostenibile del futuro, in cui il “Saper fare” e l’autoproduzione giocano un ruolo centrale. Egli invita a ripensare i modelli di sviluppo attuali, basati sul consumo e sullo sfruttamento delle risorse, e a promuovere un approccio più equilibrato e rispettoso dell’ambiente. In questo contesto, il “Saper fare” diventa non solo una competenza tecnica, ma una vera e propria filosofia di vita, capace di arricchire le persone e le comunità, e di contribuire alla costruzione di un futuro più sostenibile e giusto.

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